Librecensione: "Oppression, I figli degli Dei", Jessica Therrien - REVIEW PARTY DUNWICH EDIZIONI

Salve a tutti miei carissimi lettori e ben trovati in un nuovo post!
Come preannunciato nello scorso articolo, oggi nuova librecensione in adesione al Review Party per una delle due nuove uscite in casa Dunwich Edizioni: “Oppression - I figli degli Dei” di Jessica Therrien”, il primo romanzo di una serie Young Adoult che trascende più di un genere letterario mescolando magia, mitologia, sentimenti d’amore e d’amicizia e sacrificio, dando vita ad un romanzo ben strutturato che tiene incollati fino all’ultima pagina, e che fa fremere per il seguito!



Qui trovate la sinossi:
Ce ne sono altri come lei. Tanti. E la aspettano da moltissimo tempo…
Elyse sa cosa significa mantenere un segreto. Lo ha fatto per tutta la vita. Due, a dire il vero. Per prima cosa, invecchia cinque volte più lentamente delle persone normali e, pur dimostrando diciotto anni, in realtà ne ha ottanta.
Secondo, il suo sangue ha il misterioso potere di guarire. Per Elyse questi elementi non la rendono speciale. Rendono la sua vita pericolosa. Dopo la morte dei genitori, è stata attenta a custodire il segreto il più possibile e solo un’altra persona al mondo conosce la sua età e la sua abilità.
O, almeno, così crede.
Elyse non è l'unica a saper mantenere i segreti. Ce ne sono altri come lei, sparsi per il globo, Discendenti delle stesse persone straordinarie che i Greci consideravano dei. Lei è una di loro e la aspettano da molto tempo. Alcuni per mettere fine a secoli di tradizioni che hanno oppresso il loro popolo con il pretesto di salvaguardarlo. Altri sono determinati a impedirle di realizzare il suo destino. Ma per Elyse il gioco è appena iniziato e non è disposta a stare alle loro regole.

La storia comincia subito con la descrizione di una famiglia atipica: padre e madre e figlia si trovano a dover vivere in uno di quei minuscoli paesini americani per non dare troppo nell’occhio. Il motivo? Invecchiano molto più lentamente di qualsiasi altro essere umano, con un rapporto di un anno a cinque. La narrazione avviene dal punto di vista di Elyse, la protagonista, che farà sapere di aver perso prematuramente i genitori e che si troverà ben presto a doversi prendere cura di se stessa, nella quasi totale solitudine data dal fatto che i suoi genitori l’hanno da sempre istruita a non costruire rapporti per evitarsi sofferenze, dacché così facendo sarebbe stata costretta a veder morire tutte coloro cui si sarebbe affezionata. Nel corso del libro scopriamo però che questa totale mancanza di rapporti rimane particolarmente difficile al Elyse, infatti dai tempi della scuola ha conservato un’amicizia speciale con Anna, un rapporto sigillato col sangue che rimarrà indifferente al sempre più grande divario d’età, tanto forte che le porterà a considerarsi una famiglia, nonostante il fatto che la nostra protagonista venga costretta dalle circostanze a cambiare molto spesso città per non destare sospetti.

Il mondo di Elyse cambierà drasticamente una volta arrivata a San Francisco, dove, proprio nel bar sotto casa incontra William, la perfezione fatta a personaggio, e Kara, una ragazza dura e vagamente minacciosa che la inseguiva senza sosta. La cosa davvero strana è che entrambi mostrano di sapere su di lei più cose di quante ne sappia essa stessa; frequentando William e cedendo ai suoi modi dolcissimi e intriganti, verrà a conoscenza del fatto che il suo invecchiare tanto desueto era dovuto al fatto che fosse in realtà una Discendente, e non solo non era l’unica Discendente rimasta, ma che ne esistevano invece grandi comunità, inoltre questo le comportava avere dei poteri speciali che derivavano direttamente dalle divinità greche, nonché primi Discententi.


“All’improvviso tutti i pezzi deformi della mia vista che non sembravano mai combaciare si erano messi insieme. Ce n’erano altri. Non ero sola. Per la prima volta sentivo che tutto era possibile, come se il mio futuro fosse pieno do tutte le cose che pensavo non avrei mai avuto.”
I Discendenti originari sono costituiti da quelle che vengono conosciute come Divinità Greche, e ogni linea familiare ha il potere dei rispettivi antenati. Nessuna dività greca era di fatto una divinità, ma appunto un Discendente sulle cui abilità si è ricamato sopra parecchio. Infatti proprio per colpa dell’esposizione degli originali con gli uomini e il fallimento del loro desiderio di vivere in pace con loro ha portato alla Guerra di Troia, che ha costretto i Discendenti a preferire la vita in incognito.

Inizialmente Elyse è piuttosto scettica e restia ad abbracciare la sua nuova essenza, ma dentro di sé avverte la verità di questa nuova realtà che le fornisce finalmente spiegazioni sul suo passato e un presente privo di solitudine, poiché sente di aver finalmente trovato il suo posto nel mondo, anche quando verrà a sapere di essere in realtà molto più importante nel gioco di potere per la giustizia nella comunità di Discendenti.  Ma la sua felicità e il suo nuovo idillio verrà intaccato da una terribile notizia, che scinderà il suo animo tra i nuovi affetti e i vecchi, portando, attraverso un intenso circolo emotivo, a un finale commovente, ricco di elettricità e colpi di scena.

La trama è stata una parte di questo romanzo che mi ha molto colpito e impressionato, non solo per la genialità con cui la mitologia greca viene rivista e “smontata”, ma anche per il procedere intenso degli eventi, cui viene dato uno spazio giusto, mai troppo prolisso ma molto carico di emozioni e belle immagini.

I personaggi vengono descritti e costruiti benissimo, in parte grazie alle descrizioni della protagonista, ma soprattutto perché, grazie allo stile nominale, sembra quasi di stare con loro e poter vivere insieme le loro avventure ed esperienze.
La protagonista è un’eroina a tutti gli effetti, forte e psicologicamente complessa, dal passato difficile, ricco di solitudine e brutti eventi, scissa tra la volontà di godersi una vita finalmente degna di questo nome, in cui ha amici e una relazione dolcissima e frequenta una scuola per potenziare e conoscere bene le sue abilità e apprendere la storia della sua gente e in cui non deve più nascondersi e cambiare città non appena chi le sta intorno capisce che non sta invecchiando normalmente (infatti a quasi novant’anni ne mostra diciotto!), e tra la volontà di stare affianco a chi non l’ha mai lasciata, all’unica persona che le è sempre stata vicina e che merita di essere salvata.
William è un personaggio meraviglioso: intrigante e affascinante al punto giusto, un Discendente di Afrodite, comprensivo e finalmente un personaggio sano, non troppo ossessivo e protettivo ma dolce e amorevole, che certo scappa nel momento del bisogno ma senza quell’angoscia patologica che hanno spesso e volentieri i protagonisti maschili in alcuni romanzi (ciao 50 sfumature di grigio! :D).
Anche i personaggi di contorno, sebbene in alcuni casi vengano citati non più di un paio di volte, offrono in realtà un grande contributo a livello di trama ( ad esempio alcuni vengono utilizzati come espedienti per spiegare alla protagonista e di rimando al lettore le varie abilità, oppure la storia dei Discendenti, o danno informazioni sulla storia dei genitori di Elyse) e per quanto riguarda i momenti più spensierati e divertenti che sciolgono la tensioni ( come nelle scene corali con i vari compagni dell’accademia dove si apprendono le abilità e come controllarle).

Lo stile di scrittura l’ho trovato davvero interessante: è vero che sono leggermente di parte poiché lo stile nominale mi piace, ma in questo caso l’ho trovato adattissimo e usato intelligentemente, perché è utilizzato spesso come espediente per far conoscere al lettore tutta la sofferenza e il dubbio della protagonista, lasciandola conoscere a un livello molto intimo e profondo, dandole corpo e intensità.
Tutte le descrizioni vengono fatte in un modo molto particolare, in cui vengono descritte più per immagini e sensazioni piuttosto che per una lista di cose presenti elencate. Vengono utilizzate molte metafore e analogie e similitudini per le descrizioni sia dei luoghi che dei sentimenti, caratterizzando uno stile narrativo decisamente onirico ma mai stucchevole o macchinoso od ostico, al contrario la lettura procede spedita e senza sbavature ( né cadute di stile né refusi!).

Ma la cosa migliore in assoluto del romanzo è che pur contenendo costituenti che possono ricordare altre saghe libresche, gli elementi vengono combinati in un modo fresco e nuovo e a tratti geniale ( non so se si è capito ma la cosa dei Discendenti che derivano dalle divinità greche e i vari poteri, che non voglio spoilerare poiché li ho trovati una vera chicca, l’ho amata follemente e mi sono esaltata troppo!), che dà vita a un romanzo da divorare in poche ore. Le descrizioni per immagini, l’azione, i sospetti, l’eterna lotta fra bene e male, giusto e sbagliato nella comunità e nei personaggi, l’evoluzione e i cambiamenti degli stessi, forniscono secondo me tutti i presupposti per una lettura su cui fangirlare non poco.

Quindi miei cari lettori, per questa recensione è tutto: ho cercato di toccare quanti più argomenti possibile, ma di fatto avrei da parlare ancora molto a lungo su questo libro e volevo evitare ogni forma di spoiler per non rovinarlo, quindi mi trattengo e chiudo qui questa librecensione!
Nella speranza di avervi incuriosito, vi lascio il link d’acquisto diretto al libro, che esce proprio oggi:
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Vi auguro buonissime letture,
Giorgia.

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