Due chiacchiere con l'autore: "L'enigma dell'Ermellino - Into the Painting" di C.C.Omell

Salve a tutti miei cari lettori e ben trovati in un nuovo articolo!
Quest’oggi sono davvero felice, in quanto per la prima volta sul blog ho avuto modo di porre delle domande all’autore di un libro che mi è piaciuto tantissimo.
Stiamo parlando de “L’enigma dell’Ermellino – Into the Painting” di C.C. Omell, nome di penna di Chiara Comella. Se volete la recensione del libro la trovate QUI.
Dal profondo del mio cuore, non posso che ringraziare questa meravigliosa autrice, che ha dato vita a un progetto bellissimo e molto importante, che ha trovato tutto il mio supporto e la mia ammirazione. Nelle domande qui riportate troverete una vera e propria conversazione, che con l’aiuto dell’autrice, abbiamo potuto rendere molto colloquiale e divertente, con curiosità sul libro, sul mondo dell’arte e sulla sua vita da lettrice.

                                                        

 Quali sono stati i libri e gli autori che ti hanno più formata come lettrice?

Sicuramente Dante, al primo posto. Amo la Divina Commedia, amo la sua poetica, conosco diversi canti a memoria. Il secondo posto va a Roald Dahl, mi sono appassionata alla letteratura grazie a lui, da piccola divoravo i suoi libri. E senza alcun dubbio aggiungerei il caro George Orwell, al quale, tra l'altro, mi sono ispirata per la scelta del mio “nome di penna”.

                                    
Nei dettagli delle opere d’arte presente nel libro, emerge tutto il tuo amore per l’arte. C’è stato un avvento particolare che ha fatto sbocciare questa passione per il mondo artistico?

Ho sempre amato disegnare, creare e dipingere, fin da piccola. L'arte mi ha sempre accompagnata nella vita, tanto che sono ormai anni che lavoro nella realtà museale.
Durante la mostra di Frida Kahlo, ho avuto modo di interagire con migliaia di visitatrici, alcune giovani altre meno, che amavano indossare qualcosa che richiamasse la pittrice: trecce, pettinini e fiori in testa, gonne lunghe colorate. Erano tutti incuriositi da queste donne mascherate da Frida. Da qui, è cambiato il mio modo di concepire l'arte, nasceva la volontà di comunicare l'arte e renderla accessibile a tutti. Nasceva Quadrissimo me, un remake ironico di opere d'arte.

Come è nata l’idea di dar vita propria ai quadri e farli interagire tra loro?

Come ti dicevo prima, questo progetto è nato qualche anno fa. Insieme ai miei familiari e ai miei amici, mi divertivo a riprodurre opere d'arte, indossando letteralmente i quadri e ricreandoli con oggetti di uso quotidiano, una sorta di tableaux vivants per intenderci, in chiave moderna. Successivamente questi personaggi, sono diventati i protagonisti del mio libro.

L’obiettivo della tua opera è quello di “eliminare gli sbadigli dai musei”. Com’è nata l’opera e cosa ti ha spinto a metterla in pratica?

Ho scritto questo libro per mio figlio, per farlo avvicinare all'arte e per condividere questa mia passione con lui. Dopo la sua approvazione, ho deciso di pubblicarlo.
Delle tante opere citata, ce ne è una cui ti senti particolarmente legata?

Premesso che sono legata a tutti i personaggi del mio libro,( Ormai sono come degli amici perché scrivendo instauri un rapporto speciale con ognuno di loro) ti dico Frida. E' stata di grande ispirazione per me. Ammiro la sua personalità forte e coraggiosa, ma allo stesso tempo sensibile.
E poi mi maschero spesso da lei!
  
Se potessi entrare in un quadro e parlare con un qualsiasi autore o protagonista, quale sarebbe?

Vorrei incontrare Dalì. Immagino noi due seduti in riva al mare a conversare, sulla spiaggia della “Persistenza della memoria”, mentre gli orologi molli si disciolgono alle nostre spalle.

                              

C’è un artista o personaggio cui ti sei particolarmente divertita nello scrivere le gesta?

Mi sono divertita a descrivere il Dottor Tulp e la sua lezione di anatomia. E' una scena forte per un bambino, stanno analizzando un cadavere. Quindi, bisognava assolutamente ridicolizzare l'ambiente, spostare l'attenzione del lettore su qualcosa di divertente e rendere assurda l'interna lezione. Il risultato è un dottore pazzo e petulante, convinto che tutto il mondo voglia assistere alle sue spiegazioni.

                                        

Quali sono i messaggi che speri il lettore recepisca una volta terminata la lettura del romanzo?

I bambini sanno ancora immaginare, emozionarsi, vivere avventure impensabili ed entusiasmanti, nonostante il mondo prevedibile e freddo che hanno ereditato. Hanno solo bisogno dello stimolo giusto.  Spero che da questa lettura imparino ad amare l'arte, a conoscerla e sopratutto ad apprezzarla. Spero che possano maturare, in seguito, un gusto estetico che li renda coscienti che la bellezza è soggettiva, ma secondo il proprio gusto e non secondo gli altri. Rieducare al bello le nuove generazioni è un dovere morale di tutti.


Ci sono dei libri che consideri essenziali per la formazione di un giovane ragazzo?

Non è facile rispondere a questa domanda, considerato che i giovani di oggi leggono pochissimo, inghiottiti dagli smartphone e da tutte le distrazioni che hanno.
Sicuramente consiglierei romanzi di fantasia, proprio per sopperire alla mancanza di immaginazione.  Quindi da Pennac a Dahl, “Harry potter” ma anche un buon vecchio “Fantasma di Canterville”, la Pitzorno ma anche Tolkien.
Insomma qualsiasi lettura, purché li faccia sognare.

                                        


Per questo post è tutto, io sono davvero entusiasta di questa collaborazione e vi raccomando di dare un’occhiata al libro, tanto più che Natale si avvicina! Trovo sia un regalo perfetto e fuori dal comune per un giovane lettore, in modo da farlo appassionare al mondo dell’arte, ma anche per i lettori non più giovanissimi, poiché il romanzo è davvero divertente e sorprendente.
Non mancate di farmi sapere se questi post dedicati a “L’enigma dell’Ermellino” vi sono piaciuti e non dimenticate di diventare lettori fissi del blog per non perdere i prossimi articoli!
Buone letture,
Giorgia

Commenti

  1. Io credo davvero che questa donna sia un genio: leggere le risposte alle tue domande mi ha fatta ti-immergere nel libro, facendomi rivivere una marea di emozioni, quelle che mi hanno accompagnata durante la lettura. Meraviglia!

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  2. Oh mio Dio! Mi sono innamorata di questo articolo e di questo libro! 😘

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