Due chiacchiere con l'autore: Annalisa Malinverno, "Portobello Road"
Salve a tutti miei
carissimi lettori e ben venuti in un nuovo articolo!
Oggi un post che mi entusiasma particolarmente, perché mi è stata data la possibilità di fare una cosa molto bella: porre qualche domanda all’autore di un libro che mi è piaciuto tanto!
La gentilissima autrice Annalisa Malinverno, che ha scritto “Portobello Road” è la creatrice di una storia che mi ha toccato profondamente, emozionandomi come lettrice e dandomi una grandissima carica a livello personale con il suo entusiasmo.
Spesso si hanno esperienze poco piacevoli con gli autori, ma incontrare persone tanto disponibili e positive ripaga di ogni cosa!

Quindi ecco a voi le domande, che danno tanto spazio al libro quanto all’autrice come fantastico essere umano.
Ci tengo a ringraziare personalmente Annalisa Malinverno per l’emozionante, sebbene breve, viaggio sul mio blog, e spero di poterla leggere presto in qualche altro lavoro.
. Quando è sbocciata la tua passione per la scrittura e la lettura? Sai che me lo sono chiesta anch’io più volte. Che cosa a un certo punto ha acceso questa scintilla. Deve esserci stato un momento in cui è nata? Eppure io quel momento, non me lo ricordo, ma credo che la passione per la scrittura sia nata con me, perché se mi guardo indietro, scopro che ho sempre scritto. Fin da quando ero bambina, mi è sempre piaciuto dare sfogo all’immaginazione scrivendo o disegnando. A volte creavo dei personaggi che amavano, vivevano, parlavano e pensavano, grazie alla mia penna e li custodivo gelosamente nel mio diario segreto. Anche da ragazza sentivo il bisogno di mettere nero su bianco i miei pensieri, talvolta ritrovandomi a scrivere anche lettere d’amore al mio primo fidanzato, lettere ai miei amici e alla mia Mamma. Poi, crescendo, ho continuato a scrivere collaborando con un giornale locale e alcune riviste, scrivendo articoli sulla realtà della mia città. Ricordo che ho scritto il mio primo romanzo quando frequentavo le Superiori, ma non l’ho mai fatto leggere a nessuno e purtroppo negli anni e con i miei trasferimenti è andato perso o forse è ancora rinchiuso in qualche scatolone, dove non so. La mia passione per la lettura invece è alla base di tutto e sarà sempre la base del mio scrivere. Penso che non si possa scrivere prima di aver letto, tanto e di tutto! E poi io leggo non soltanto per arricchirmi ma anche perché mi rilassa. Dentro i libri trovo la mia libertà e leggendoli alimento il mio desiderio di scoprire altri mondi, vivere nuove storie e sognare insieme ai diversi personaggi che di lettura in lettura incontro.
Oggi un post che mi entusiasma particolarmente, perché mi è stata data la possibilità di fare una cosa molto bella: porre qualche domanda all’autore di un libro che mi è piaciuto tanto!
La gentilissima autrice Annalisa Malinverno, che ha scritto “Portobello Road” è la creatrice di una storia che mi ha toccato profondamente, emozionandomi come lettrice e dandomi una grandissima carica a livello personale con il suo entusiasmo.
Spesso si hanno esperienze poco piacevoli con gli autori, ma incontrare persone tanto disponibili e positive ripaga di ogni cosa!


Quindi ecco a voi le domande, che danno tanto spazio al libro quanto all’autrice come fantastico essere umano.
Ci tengo a ringraziare personalmente Annalisa Malinverno per l’emozionante, sebbene breve, viaggio sul mio blog, e spero di poterla leggere presto in qualche altro lavoro.
. Quando è sbocciata la tua passione per la scrittura e la lettura? Sai che me lo sono chiesta anch’io più volte. Che cosa a un certo punto ha acceso questa scintilla. Deve esserci stato un momento in cui è nata? Eppure io quel momento, non me lo ricordo, ma credo che la passione per la scrittura sia nata con me, perché se mi guardo indietro, scopro che ho sempre scritto. Fin da quando ero bambina, mi è sempre piaciuto dare sfogo all’immaginazione scrivendo o disegnando. A volte creavo dei personaggi che amavano, vivevano, parlavano e pensavano, grazie alla mia penna e li custodivo gelosamente nel mio diario segreto. Anche da ragazza sentivo il bisogno di mettere nero su bianco i miei pensieri, talvolta ritrovandomi a scrivere anche lettere d’amore al mio primo fidanzato, lettere ai miei amici e alla mia Mamma. Poi, crescendo, ho continuato a scrivere collaborando con un giornale locale e alcune riviste, scrivendo articoli sulla realtà della mia città. Ricordo che ho scritto il mio primo romanzo quando frequentavo le Superiori, ma non l’ho mai fatto leggere a nessuno e purtroppo negli anni e con i miei trasferimenti è andato perso o forse è ancora rinchiuso in qualche scatolone, dove non so. La mia passione per la lettura invece è alla base di tutto e sarà sempre la base del mio scrivere. Penso che non si possa scrivere prima di aver letto, tanto e di tutto! E poi io leggo non soltanto per arricchirmi ma anche perché mi rilassa. Dentro i libri trovo la mia libertà e leggendoli alimento il mio desiderio di scoprire altri mondi, vivere nuove storie e sognare insieme ai diversi personaggi che di lettura in lettura incontro.
I libri, soprattutto negli
ultimi anni, mi trasmettono la stessa magia che nell’infanzia sapevano
trasmettermi il mio piccolo mangiadischi arancione portatile e i numerosi
dischi a 45 giri che raccontavano le storie e ci infilavo dentro continuamente.
. C’è un autore che apprezzi particolarmente o qualcuno che ti ha ispirata?
In realtà non c’è un
autore. Ce ne sono tantissimi. Ultimamente cerco di leggere molto e di scoprire
ogni volta un nuovo autore contemporaneo. Ti posso fare qualche nome, tra
quelli che ho letto ultimamente, John Grisham, Jojo Moyes, K.A. Tucker, Clara
Sanchez, Richard Back, Giovanni Allevi, Alessia Gazzola. Eppure, ripensando alla tua domanda un autore
che non mi stancherò mai di leggere è Sergio Bambaren, di cui ammiro il suo
essere un sognatore e proprio per questo da lui mi lascio ispirare volentieri.
. Ci sono dei libri che consideri fondamentali e che consiglieresti a tutti di leggere?
E’ difficile scegliere!
Sono molto indecisa ma in fondo in questo momento consiglierei L’Onda Perfetta,
di Sergio Bambaren e Il Gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach poi
ovviamente, i miei libri!
. Com’è nata l’idea di ambientare il romanzo a Londra?
Dovevo trovare
un’ambientazione conosciuta e Londra insieme a un’altra cittadina meno nota del
Berkshire mi sono sembrate la scelta giusta, perché le conosco molto bene. Sono luoghi che porto nel mio cuore, dove
anch’io tempo fa ho vissuto.
. C’è qualche elemento autobiografico nella tua storia?
La storia che ho
raccontato in questo romanzo non è autobiografica ma come dicevo prima, lo sono
i luoghi, gli sfondi come Londra e il paese, dove la protagonista da poco si è
trasferita, il cottage dove vive, quello dove abitano i suoi vicini di casa… le
strade che percorre, i locali in cui si siede e i negozi nei quali entra fanno
parte anche del mio passato. Sono luoghi dove ho vissuto e ripercorrerli
insieme alla protagonista del mio romanzo è stato coinvolgente ed emozionante.
Un piacevole viaggio nel tempo.
Invece per quanto riguarda
la trama anche se come ho già detto, non è autobiografica, spero si legga anche
un po’ di me nel cuore e nell’anima del romanzo, perché io devo sentire tutto
quello che scrivo. Altrimenti non sarebbe autentico. E poi anche se non è
autobiografico a chi non è capitato di soffrire per una delusione d’amore, di
avere dei sogni o di voler ricostruire la propria vita? Di capire qual è la
cosa che più ci appassiona, quella cui dovremmo dare retta nella nostra vita? In
questo romanzo L’amore inteso come relazione di coppia non è una componente fondamentale,
ma ci sono altri temi importanti che fanno da sfondo. Attraverso Anna, la
protagonista mi sono chiesta quali sono le cose in cui credo di più, quali sono
le mie passioni più grandi cui vale la pena dedicarmi...
Scrivendo il romanzo ho
pensato di rivolgermi a chi crede che esista ancora un sentimento prezioso come
l’amicizia, a chi crede che l’amore vero vada vissuto sempre. E poi a chi sa
emozionarsi ancora davanti a un tramonto, a chi crede nei sogni e alle sorprese
che la vita può regalarci anche nei momenti più impensabili. L’idea mi è venuta
da un sogno che poi ho sviluppato per dare forma e sostanza al racconto.
. Qual è il personaggio cui ti sei affezionata maggiormente?
Fin dall’inizio a due in
particolar modo se devo essere sincera. A John, il vecchio antiquario dagli
occhi blu di Portobello Road e ad Anna, la protagonista nella quale mi ritrovo.
Perché entrambi hanno capito che guardandoti dentro puoi scoprire la gioia, ma
è soltanto aiutando il prossimo che conoscerai la vera felicità. Inoltre sono
legata a tutti i personaggi del romanzo.
. All’interno del romanzo, tutti i vari
protagonisti hanno storie molto intense, passati burrascosi, qual è l’happy
ending che ti ha fatto più piacere scrivere?
Quello di Anna! E il
messaggio che con lei voglio dare ai lettori è che non bisogna mai arrendersi.
Tutto quello che ha un certo valore nella vita costa fatica, anche realizzare i
propri sogni. Ciò nonostante non è detto che se le cose vanno in un certo modo
debbano continuare così per sempre, la vita può regalare grandi sorprese anche
nei momenti più impensabili e dobbiamo essere sempre positivi. Nonostante
tutto!
. Nel romanzo parli delle difficoltà di pubblicare un romanzo e di
trovare l’editore che dia la giusta importanza al proprio progetto. Anche tu,
in quanto autrice, hai vissuto queste difficoltà o hai trovato da subito il
“lieto fine” per la tua opera?
Le difficoltà sono sempre
tante e anch’io le ho incontrate. Anzi, ti confesso che se non le avessi
incontrate in precedenza non avrei scritto questo romanzo. Come vedi ho preso la cosa positivamente e
alla fine la pubblicazione di questo romanzo ha avuto il suo “lieto fine”.
. C’è una
stagione in particolare in cui consiglieresti di leggere il tuo libro?
365 giorni l’anno e in
tutte le stagioni! Scherzo, anche se non vedo una particolare stagione per
leggerlo. La narrazione si sviluppa lungo l’intero anno, nonostante abbia
voluto dare spazio anche all’atmosfera natalizia, che amo e ho voluto rivivere
con la protagonista in quei luoghi.
. Il libro può essere considerato come una bella favola che può diventare reale, se solo ci affidiamo alla magia che la vita porta con sé…La positività e l’ottimismo fanno parte del tuo carattere da sempre oppure hai imparato a credere nell’incantesimo che ha con sé la quotidianità?
Oggi più di ieri mi reputo
una persona positiva e ottimista e faccio più caso ai segnali positivi che la
quotidianità mi lancia. Ho ancora molto da imparare, perché ogni tanto cedo e
mi lascio prendere dalla tristezza e dalla negatività. Credo sia umano e il mondo in cui viviamo,
spesso tutt’altro che roseo, non sempre ci lancia messaggi di positività e
speranza, anzi tutt’altro. Ciò nonostante, sì! Io credo alla magia che la vita
porta con sé, anche quando mi sembra ingiusta. Che senso avrebbe altrimenti?
. Il tuo romanzo è ricco di messaggi molto positivi, che scaldano il cuore e danno speranza. Ce n’è uno, tra tutti, che speri con tutto il cuore arrivi all’animo dei lettori?
Sì! E’ importante non
dimenticare che le uniche cose realmente nostre sono la nostra vita e i nostri
sogni ed è sempre meglio essere piuttosto che avere.
Per questo post è tutto! Spero che leggere le risposte dell’autrice abbia entusiasmato tanto anche voi, e che vi siano arrivati i suoi splendidi messaggi :D
Qui vi lascio i link relativi a dove acquistare il suo romanzo, i suoi social e anche i miei, così da rimanere aggiornati sulle mie letture e i nuovi post del blog!
Buone letture a tutti,
Giorgia
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Link Amazon per l'acquisto del libro: https://www.amazon.it/Portobello-Road-Annalisa-Malinverno/dp/8885464246/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1529937996&sr=1-1&keywords=Portobello+Road
Nice post.:)
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