Librecensione - "La Ladra di Neve", Danielle Paige

Salve a tutti miei carissimi lettori e ben trovati in un nuovo post!
Scusate se dall’ultimo articolo a oggi è passato un po’ di tempo, e se ho trascurato molto il blog, ma purtroppo non ho saputo gestire granché bene il mio tempo tra vari impegni, influenza e il ricominciare delle lezioni universitarie.

Ad ogni modo, oggi sono tornata con una nuova recensione, e andremo a parlare de “La ladra di Neve” di Danielle Paige, edito DeA, e dal costo di 14,90€

                                                        

Snow vive nell'istituto psichiatrico di massima sicurezza di Whittaker da quando è solo una bambina. Ora ha sedici anni e un'unica certezza: lei non è pazza. È prigioniera. Lo sente nel suo cuore, nei suoi sogni, e ne è più che sicura quando guarda negli occhi Bale, il miglior compagno di sventure che le potesse capitare. Nel momento in cui Snow lo bacia, però, accade qualcosa di terribile: Bale cade in stato catatonico e scompare all'interno di uno specchio stregato. Senza di lui Snow non ha più certezze, né motivi per restare. Aiutata da un'amica, fugge dalla sua prigione. Più veloce che può, più lontano che può, oltre i cancelli dell'ospedale. Qui incontra Jagger, un ragazzo misterioso che promette di aiutarla a salvare Bale. Snow accetta di seguirlo e in quell'istante il mondo attorno a lei cambia. Sotto i suoi piedi il terreno si trasforma in ghiaccio, e tutto diventa neve e magia. Jagger l'ha portata ad Algid, un regno incantato sul cui trono siede un tiranno sanguinario. Così, in un mondo condannato a un eterno inverno, Snow si troverà a combattere per l'amore e la giustizia. Diventerà ladra, strega e spia, disposta a tutto pur di trovare una risposta alla domanda che più la spaventa: chi è lei davvero?



Ho trovato le premesse del libro molto allettanti: già solo il fatto che la protagonista fosse ospite di un istituto psichiatrico mi affascinava, ed ero molto curiosa circa l’evoluzione della trama e su come le premesse iniziali avrebbero influito sulla storia.
Inoltre ero convinta che il romanzo fosse il retelling di una favola, secondo la moda del momento, ma devo dire che su questo punto ho preso un granchio ( o semplicemente non ho colto la favola da cui il testo prende ispirazione!). Infatti più che una ri-racconto mi è sembrata una storia originale piena di riferimenti a grandi favole: già lo stesso nome della protagonista, Snow, fa pensare a Biancaneve ( Snowhite), lo specchio come strumento magico è un richiamo ad Alice attraverso lo Specchio, oppure la profezia che riguarda sia Snow sia le sorti del regno è un grande topos favolistico, piuttosto che la congrega di tre streghe che decidono di proteggerla porta alla mente subito Aurora, la Bella Addormentata, e così via.

Ho trovato questo particolare aspetto molto interessante, perché crea qualcosa di inedito pur utilizzando elementi riconoscibili al lettore!

Per quanto riguarda la trama, trovo che la quarta di copertina sia molto esplicativa: Snow cresce pensando di non stare bene, di “non essere normale” perché da bambina aveva cercato di entrare in uno specchio, così la mamma la porta nell’istituto psichiatrico di Whittaker; qui incontra Bale, il suo grande amore. Tra i due però succede qualcosa che li porterà ad allontanarsi, finché Snow comincerà ad avere strani incubi, Bale non scomparirà all’interno di uno specchio e la nostra protagonista partirà alla sua ricerca per finire in un universo parallelo, Algid. Qui non solo scoprirà che la sua intera esistenza è stata una menzogna, ma che Algid era la sua casa.

La trama mi è piaciuta moltissimo: ogni accadimento segue il suo tempo, ogni cosa viene svelata senza accelerare i tempi, i personaggi nuovi e vecchi appaiono e ricompaiono nel momento giusto, proprio quando la narrazione richiede una svolta, insomma l’intreccio narrativo è costruito impeccabilmente, diventando sempre più incalzante col progredire della lettura grazie ai colpi di scena decisamente inaspettati, l’utilizzo di scene d’azione e “il viavai” dei personaggi.

Ma una bella trama sarebbe nulla senza dei personaggi ben costruiti, e devo dire che l’autrice è riuscita a fare un buonissimo lavoro coi vari protagonisti!
In primo luogo Snow: mi è molto piaciuto il suo essere credibile e concreta nonostante le cose pazzesche che le accadono e ho adorato il fatto che il suo passato al Whittaker non la abbandoni. Prima della sua fuga dietro a Bale dall’istituto psichiatrico, lei non ha avuto alcuna esperienza di vita che non fosse completamente distorta da quell’evento, e il fatto che l’autrice ne abbia tenuto conto l’ho trovato molto coerente. L’unico riferimento al mondo esterno è per Snow la serie TV “The end of Almost”, che guardava insieme alla sua infermiera, e ho trovato affascinante che lei vi faccia riferimento fino alla fine.
Altro aspetto molto credibile è il suo atteggiamento verso le nuove esperienze che fa ad Algid: nonostante non dimentica mai Bale, il suo grande amore, il motore che la spinge ad agire, il suo rapporto con l’universo maschile è giustamente di curiosità, e così ci troviamo a dover gestire i suoi sentimenti e i sensi di colpa che comportano.
Il risultato è che dalle pagine della Paige esce una protagonista complessa a livello psicologico, estremamente coerente e vera, che fa tesoro del poco che conosce ed è pronta ad affrontare, sebbene sempre inizialmente con un pizzico di diffidenza, poi con cieca fiducia, gli altri personaggi e le varie avversità.

Altri personaggi che ho particolarmente apprezzato sono stati: Nephente, la strega del Fiume e prima maestra di Snow, una figura incredibile e costituita d’acqua, la sua allieva Gerde, prima amica reale della protagonista, e Kai, fratello di quest’ultima che ha un rapporto piuttosto complesso con Snow.

Il mio personaggio preferito in assoluto è stato Jegger: Ladro, doppiogiochista, ambiguo, misterioso, il cui fine reale non è mai ben chiaro, ma lo adoro, e dai primi momenti non ho desiderato altro che finisse con Snow!

Lo stile della Paige è molto scorrevole; il libro è scritto in stile nominale dal punto di vista della protagonista, e questo, oltre che farmi sempre piacere, ha due vantaggi: crea una maggiore connessione con il narratore, in quanto gli accadimenti sono filtrati attraverso le sue percezioni e riesce a creare suspance, perché il narratore non è, in questo caso, onniscente e apprende i vari risvolti insieme al lettore.
La cosa più pregevole è, a mio parere, l’universo che l’autrice riesce a creare: dalle creature fatte di neve, ai paesaggi, tutto è imbiancato e poetico! Viene descritto a tinte molto vivide, sebbene non estremamente dettagliato, ma vedersi davanti quel che ci viene raccontato risulta molto semplice.

In generale il libro mi è piaciuto molto! La storia è originale, l’inventiva dell’autrice è molto spiccata, non ci sono buchi di trama, sul finale la narrazione diventa serratissima e ci sono tantissimi colpi di scena! Le carte in tavola cambiano continuamente, visto che la posta in gioco è il potere .
L’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è che questo sarà il primo libro di una serie, o quanto meno ci sarà un sequel. Devo dire che non mi dispiace del tutto, perché soprattutto sul finale l’autrice ha iniziato a buttare nel calderone narrativo tanti nuovi spunti e parecchie svolte nuove, e trovo sia più giusto dar loro uno svolgimento più approfondito piuttosto che tirarle via in qualche pagina aggiuntiva, tuttavia mi aspettavo un libro autoconclusivo ( almeno fino a pagina 400 su 435 :D ).

Quindi, miei cari lettori, questi erano i miei pensieri su “La ladra di Neve”! Vi consiglio questa lettura, soprattutto se amate le favole ma cercate qualcosa di diverso, che unisca un fantasy ricco di avventura al romance.

Per questo post è tutto! Se volete essere aggiornati quotidianamente sulle mie letture e sui miei acquisti libreschi, vi consiglio di seguirmi su INSTAGRAM e per non perdere i nuovi post di raccomando di diventare lettori fissi del blog :)
Un abbraccio a tutti e buone letture,
Giorgia

Commenti

  1. Dannazione, mi hai fatto venire voglia di leggerlo! Ahahahaha
    D'altronde io e te non sappiamo resistere agli istituti psichiatrici <3

    RispondiElimina

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